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Allenatori a confronto

Pallone_calcio

Interessante incontro con gli allenatori del raggruppamento allievi del Sassariente. Molte domande, una su tutte: quali errori non deve commettere l'allenatore?

Il quesito merita una risposta in positivo che si può formulare con la domanda: quali sono le caratteristiche di un buon allenatore? 

È un allenatore che, oltre alle competenze tecniche, dispone di spiccate doti comunicative. È una persona che sa ascoltare, si dimostra flessibile, sa gestire le situazioni di conflitto, riesce a coinvolgere i ragazzi come parte attiva del gruppo. L’allenatore capace è quello che ha nella testa un programma ma si regola in base al gruppo. Un buon allenatore adotta una leadership responsabile: egli ha la pazienza di aspettare che l’atleta faccia ciò che deve fare senza affanno. È una guida che osa imparare ad ammorbidirsi. Questa è una qualità rara, difficile da acquisire, perché dà la sensazione di perdere il controllo.

L’allenatore e l’atleta vincono e perdono assieme. In caso di insuccesso, l’allenatore deve saper dare dignità alle emozioni negative. Deve dire semplicemente: “racconta”. Deve ascoltare e poi dire: “può succedere”. L’atleta è rassicurato dal fatto che l’allenatore è tranquillo.

Gli allenatori troppo rigidi e severi ottengono buoni risultati solo sul corto termine, ma alla lunga spingono i giovani ad abbandonare l’attività sportiva o, peggio, al naufragio della loro vita.

27 Gennaio 2017

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