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In dialogo con gli allievi

Intervento SPSE

Primo confronto con i giovani sui temi che ruotano attorno ai temi de "L'arbitro arcobaleno". Il battesimo è toccato agli studenti della Scuola professionale per sportivi d’élite con sede a Tenero.

La lezione è stata preceduta da un’attività di sensibilizzazione che i docenti Barbara Lunari Ruckstuhl, Michèle Robbiani-Python e Sandro Vitali hanno svolto nelle settimane precedenti. A detta loro, i ragazzi si sono avvicinati ai temi della tolleranza e dell'omosessualità nello sport con coraggio, rispetto e un certo pudore.

Non sorprende quindi il fatto che i docenti e gli allievi abbiano animato la lezione con domande stimolanti e irriverenti. Una su tutte: bisogna essere gay per scrivere un libro sull'omosessualità? No, perché il mio intento non era quello di scrivere un libro sull'omosessualità ma sulla relazione tra allenatore e atleta nello sport giovanile. A questo proposito un paio di studenti hanno confermato che i loro allenatori, a volte, fanno uso di un linguaggio duro, potenzialmente offensivo, umiliante e discriminatorio. Essi considerano queste pratiche come giuste e tollerabili perché sono finalizzate a cavare il meglio da ogni giocatore.

I ragazzi non osano contraddire il proprio allenatore per non rischiare di apparire delle “checche”. All’interno delle loro squadre non è lecito ribellarsi. Essi sono convinti che l’allenatore agisce sempre in buona fede e nell’intento di fare del bene ai giocatori. Un ragazzo ha poi dichiarato il suo timore nei confronti della possibilità che nella propria squadra ci sia un giocatore gay.

Una nuotatrice, attiva anche come allenatrice di bambini più piccoli (8-12 anni), ha evidenziato come, soprattutto per quella fascia d'età, sia molto importante valorizzare ciò che di positivo emerge nel giovane sportivo, anche se la critica (con il giusto registro e il giusto tono) non va omessa.

Il dibattito ha dimostrato la volontà dei giovani di confrontarsi con un tema delicato come quello dell'omosessualità nello sport in una fase decisiva per la ricerca della loro identità personale. Alla direzione e ai docenti della Scuola professionale per sportivi d'élite va il merito di aver incoraggiato il dibattito e di portarlo avanti con dedizione e spirito critico.

 

Foto: Ralph Heksch

29 Novembre 2016