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Simone Covelli, 25 anni

 

«Il machismo nello sport è come un ritorno ai tempi dei nostri antenati, in cui comandava il più forte. Ho già incontrato allenatori che facevano la voce grossa per esibire il loro machismo. L'omofobia viene valorizzata nello sport perché è un campo in cui c'è confronto e bisogna imporsi. L'omosessuale è così visto come un punto debole della squadra perché si ritiene che non regga il confronto. Il calcio femminile viene un po`emarginato nel mio club perché le giocatrici sono viste come dei maschi mancati e sono considerate lesbiche.»

 

Simone Covelli, studente in scienze dello sport, calciatore.

30 Agosto 2016

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